Sacchetti biodegradabili e iniziative ecosostenibili

Sacchetti biodegradabili e iniziative ecosostenibili

L’Europa sta attuando una serie di soluzioni come l’introduzione dei sacchetti biodegradabili, al fine di salvaguardare il nostro ambiente.

Come ben sappiamo la causa maggiore dell’inquinamento ambientale è rappresentato dalla plastica. Basta guardarsi attorno per capire che siamo quotidianamente circondati da contenitori usa e getta per alimenti, bottiglie, sacchetti, piatti, bicchieri, posate, ecc..

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NUMERI ED ESEMPI

Tra i sei Paesi che consumano il 70% di tutta la plastica utilizzata dall’UE al secondo posto compare l’Italia, (14,3%) dopo la Germania (24,6%). Inoltre il numero dei rifiuti che ogni anno vengono prodotti arriva a 25mila tonnellate, rispetto alla percentuale riciclata (il 30%).

Tuttavia, l’Europa si sta muovendo per cercare di ridurre la plastica e adottare soluzioni ecologiche tramite regolamenti che sta via via approvando.

 

Alcuni esempi:

  • a Monaco di Baviera, dal 1990, è vietato usare contenitori usa e getta e piatti e posate di plastica;
  • in Francia, dal 2020, entrerà in vigore il divieto di utilizzare imballaggi di plastica per gli alimenti;
  • in Norvegia, dal 1994, è previsto un rimborso cauzione per le bottiglie di plastica e chi non rispetta questo regolamento è tenuto a pagare un costo aggiuntivo;

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POLEMICHE ATTORNO AI NUOVI SACCHETTI

In Italia, un provvedimento recente, ha riguardato l’introduzione dei sacchetti biodegradabili per alimenti, che ha generato non poco caos per il prezzo e l’impossibilità di poterli riutilizzare o portare da casa.

In realtà si parla di un prezzo veramente esiguo (da 1 a 5 centesimi in base alla loro composizione) che ora viene reso esplicito al consumatore mentre prima era incluso già nel prezzo di vendita: pensiamo agli alimenti preconfezionati, dove il prezzo dell’imballaggio viene incluso nel prezzo totale in maniera implicita.

 

Il costo servirebbe a coprirne il prezzo di produzione e, probabilmente, a fungere da deterrente per limitarne l’utilizzo smisurato.

 

 

ADDIO ALLA PLASTICA ENTRO IL 2030

 

Un’altra interessante iniziativa Europea riguarda l’obiettivo di escludere definitivamente dal mercato alcuni oggetti in plastica (cannucce, posate, bicchieri e piatti, Cotton fioc) e limitarne l’uso di altri. In questo modo si punta a rendere tutta la plastica riciclabile entro il 2030, arginando i costi di smaltimento e favorendo il riuso degli oggetti.

Come spiegato da Frans Timmermans, vicepresidente della Commissione Ue responsabile per lo Sviluppo sostenibile, in un articolo sul “National Geographic”,:

 

Se non modifichiamo il modo in cui produciamo e utilizziamo le materie plastiche, nel 2050 nei nostri oceani ci sara’ piu’ plastica che pesci. Dobbiamo impedire che la plastica continui a raggiungere le nostre acque, il nostro cibo e anche il nostro organismo. L’unica soluzione a lungo termine è ridurre i rifiuti di plastica riciclando e riutilizzando di più. Si tratta di una sfida che i cittadini, le imprese e le amministrazioni pubbliche devono affrontare insieme”.

 

Nec da sempre si impegna nella produzione di sacchetti biodegradabili e non solo, per privati e aziende. Il tutto nel rispetto delle normative e dell’ambiente. Visita il sito per conoscerci meglio.

 


FONTI:
http://www.nationalgeographic.it/ambiente/2018/01/17/news/europa_in_campo_contro_la_plastica_tutta_riciclabile_entro_il_2030_-3824045/?refresh_ce
http://www.lastampa.it/2018/02/20/scienza/plastica-nei-mari-emergenza-mondiale-FGpK8KHUUCoJuqxJBbft9I/pagina.html
https://vocearancio.ingdirect.it/va-addio-alla-plastica-in-dieci-mosse/

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